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Sara Infantino si racconta scopriamo qualcosa in più di lei !

Pubblicata in Giovanili il 2020-03-30 17:49:00

Ciao Sara, come stai ? Approfittiamo di questa "pausa forzata" per una simpatica chiacchierata in cui vogliamo scoprire qualcosa in più di te e della tua passione per la pallacanetro, qualche aneddoto su di te o sulle tue compagne !

Raccontaci un po' quando e da dove è nata questa tua passione per la pallacanestro. C'erano altri sport che ti interessavano ? Perchè hai scelto proprio il basket ?  

Premesso che in casa mia si è sempre “respirato” basket, i miei genitori infatti sono dei grandi appassionati di questo sport a dir poco meraviglioso, loro hanno avuto per diversi anni l’abbonamento all’Olimpia Milano nel parterre. Già quando ero nella pancia di mia mamma ero a vedere le prime partite di pallacanestro, a due anni circa mi divertivo continuamente durante l’intervallo a correre sul parquet. Appena possibile i miei genitori hanno deciso di farmi provare questo sport presso la palestra del paese dove vivo, Opera dove qui ho vissuto tutti gli anni del minibasket a partire dai pulcini fino agli esordienti sempre con i maschi e proseguendo il primo anno delle giovanili, under 13. E’ stato una sorta di amore a prima vista, io e quel pallone che era quasi più grande di me. Da piccola non ci sono mai stati altri sport che mi interessavano veramente, ho solo fatto un anno di danza classica prima di iniziare questo sport e qualche corso di nuoto in contemporanea al basket. Ma al di là di questo non ho mai provato nessun’ altra disciplina sportiva, perché avevo capito che la mia vera passione era la pallacanestro.

Che ruolo preferisci in campo ? Come ti definiresti come giocatrice ? Quali sono le tue qualità migliori in campo e quale caratteristica vorresti "rubare" a qualche tua compagna ? Qual è la giocata che ti dà più adrenalina ?  

Il ruolo che mi piace di più ricoprire è ala piccola, anche se non mi dispiacerebbe provare a giocare da guardia. Io in campo sono una che cerca sempre di dare il massimo, più del 100%, mi capita raramente demoralizzarmi dinanzi a degli errori commessi. Un aspetto che mi piace quando sono gioco è l’aggressività in difesa, dove cerco di sfoderare tutta la grinta presente in me. Ma ho ancora tantissimo da migliorare! Pensandoci esistono due caratteristiche che vorrei “rubare“a qualche mia compagna: sono di certo qualche centimetro in più per quanto riguarda l’altezza. Okay non sono bassissima, ma avere pochi centimetri in più non mi dispiacerebbe! Invece dal punto di vista tecnico vorrei avere più sicurezza nell’uno contro uno, qualità che qualche mia compagna ha.

Qual è l'esercizio più noioso o che non riesci a fare in allenamento e quali quelli che preferisci ?

Personalmente reputo un po’ noiosi alcuni esercizi di preparazione atletica. Invece quelli che mi piacciono maggiormente sono quelli che vedono protagoniste le partitelle, a partire dal 3vs3 e le gare di tiro. Ma a prescindere di questo do sempre il massimo, sia in quelli di preparazione atletica che in quelli apparentemente meno tosti.

Raccontaci la più bella giocata o il più bel ricordo cestistico fino ad ora, quello che non ti ha fatto dormire la notte e che ancora oggi ricordi come se fosse ieri

Dentro il mio cuore, conservo sempre le mie emozioni e i ricordi cestistici più belli. In questo momento mi viene di certo in mente quella partita importantissima di quando giocavo nell’under 13 a Opera che era fondamentale per determinare quale squadra poteva accedere al girone Gold.  Fu allora la mia squadra ad avere la meglio, una squadra inedita, costituita dall’unione di tre differenti annate, tra l’altro quello era il primo anno che la società si era inscritta a un campionato femminile. Una squadra nata quasi per caso. Oppure altri momenti speciali che mi vengono mente riguardano questa stagione: quelle partite a punto a punto fino, la panchina in piedi, la tensione aumentava, il tempo scorreva. Esultanze per una sofferta vittoria o lacrime agli occhi per una sconfitta all’ultimo. Questi sono solo alcuni dei miei miglior ricordi cestistici vissuti per ora in questa mia breve carriera, non vedo l’ora di arricchire il mio cuore e colorarlo con altre emozioni e momenti per me speciali.

Risposte secche sulla tua squadra:

la più casinista ? Tutte direi, ma forse Zoe, il nostro capitano un po’ di più

la più serie ? Mi sa proprio che non è presente…

la più sbadata ? Bianca e Mati

la più simpatica ?  Tutte, sono davvero delle compagne speciali

Hai rituali o gesti scaramantici prima o durante la partita (che si possono raccontare) ?  

Sì allora ho anch’io dei miei rituali per la partita. Il giorno della gara mi piace indossare lo stesso reggiseno sportivo, che è diventato il mio preferito ed un paio di calze di colore nero.  Ma miei riti per la partita non finiscono di certo qui! Durante il tragitto in macchina prima di arrivare al campo mi ascolto la mia musica con le cuffie: inizio a prepararmi mentalmente e a caricarmi per il “game day”.

Quante volte avresti voluto mandare (perchè sicuramente non lo hai mai fatto) a quel paese il/la tuo/a allenatore/trice (sicuramente quelli passati e non gli attuali) per una sostituzione in partita o per un rimprovero in campo ? Cosa ti fa più arrabbiare in quei casi ?

Sono al terzo anno delle giovanili e ho cambiato finora tre diverse squadre (le due società precedenti non hanno mantenuto il femminile), qui mi trovo davvero bene e sono fortunata di aver scelto questa squadra! Mi è di certo capitato nei due anni precedenti di aver voluto mandare a quel paese il mio allenatore per qualche diversa motivazione. Una circostanza che ricordo riguarda quando venni sostituita pochi instanti dopo essere entrata in campo al primo errore commesso, non facendoti più rientrare, non dandoti una seconda possibilità. Allora ti ritrovi tu in panchina con le lacrime agli occhi e una voglia immensa di entrare per dimostrare e tirare fuori la tua voglia di giocare e di dare il massimo.

Ci sono stati momenti in cui avresti voluto mollare tutto e smettere e se sì cosa ti ha fatto cambiare idea e continuare ?

No, non ci sono mai stati momenti in cui ho pensato di voler mollare. La mia passione per questo sport, la mia tenacia e la mia costanza hanno sempre vinto contro tutte le difficoltà. E’ capitato che alcune mie amiche abbiano mollato o volevano mollare, ma io sono andata avanti non facendomi influenzare. Non mi è mai capitato di saltare un allenamento per motivi legati allo studio, piuttosto come già successo, le volte che non avevo finito ho continuato dopo, magari finendo anche tardi. Questa sono io.

In questo periodo di "pausa forzata" cosa ti manca di più della squadra, degli allenamenti, della partita ?

In questo periodo mi manca letteralmente tutto: le mie compagne, le risate e i sorrisi dello spogliatoio, la mia squadra, il parquet e la palla a spicchi, gli allenamenti, la tensione, la carica, l’adrenalina, le mille emozioni della partita e il riscaldamento prima

Raccontaci anche qualcosa al di fuori del basket. Come passi di solito  il tuo (poco) tempo libero ? Hai altre passioni ? Che scuola fai e cosa vorresti fare "da grande" ? 

Nel mio tempo libero mi piace trascorrere del tempo con la mia famiglia e con i miei amici, oltre al basket un’altra mia passione è la scrittura.  Frequento il primo anno del Liceo delle Scienze Umane e riguardo al mio futuro ho qualche vaga idea, mi piacerebbe lavorare nel sociale e ovviamente continuare a coltivare la passione per questo magico sport e migliorarmi sempre di più!

Grazie Sara per questa bellissima intervista in cui ti sei veramente aperta a raccontare qualcosa di te, della squadra e del valore del gruppo e delle amicizie. Ci ritroveremo appena possibile sui campi di basket per tornare a divertirti con le tue compagne e fare un secondo anno consecutivo con la stessa società di basket speriamo ! 

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