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Serie B: Clara Capucci si racconta, scopriamo qualcosa in più di lei!

Pubblicata in Serie B il 2020-03-05 09:41:00

Ciao Clara, siamo a metà di questa tua stagione di ritorno in BFM in una squadra con un roster importante fatto da un mix di senior e junior; facciamo due chiacchiere durante questa "pausa forzata" che vi tiene lontane dal parquet

Sei tornata in BFM dopo un'annata con altre esperienze, che squadra hai trovato, come è stato l'impatto e com'è il rapporto con le compagne?  

Dopo i primi allenamenti sono rimasta sorpresa, le giovani hanno fatto un salto di qualità notevole. Quelle che anni fa iniziavano ad approcciarsi al mondo senior ora sono spesso protagoniste e tengono il campo con grande autorità. Il rapporto con le ragazze è super e va oltre la pallacanestro. 

Incursionista d'area come marchio di fabbrica, ci hai anche fatto vedere partite "on fire" dalla lunga distanza. Come ti definiresti come giocatrice? Play o guardia spesso una differenza sottile o reale? Penetrazione, canestro e fallo subito o sfondamento subito: quale ti dà maggiore adrelina? 

Mi piace avere la possibilità di giocare in entrambi i ruoli, anche durante la partita, lo trovo molto stimolante. Giocare play mi dà la possibilità di organizzare il gioco, da guardia riesco a prendere più iniziative. Però lo sanno tutti che il mio ruolo è il 5! 

Sfondamento subito con capriola chi mi conosce sa!

Su cosa hai lavorato maggiormente per trovare la fiducia dei tuoi allenatori  e guadagnarti minuti in campo ? Quali sono i consigli più importanti che hai ricevuto dai vari allenatori che hai avuto ?

Ho sempre cercato di fare capire ai miei allenatori quanto per me fosse importante la pallacanestro a livello mentale ed emotivo e, più che tecnicamente ho lavorato sulla comprensione di gioco, una cosa che mi viene più naturale. Ai tempi di Castel San Pietro avevo compiti più difensivi, a volte anche da specialista sulle attaccanti avversarie. Poi ho effettuato la transizione da ala a playmaker, e ho iniziato a concentrarmi sul dettare i ritmi, su coinvolgere le compagne nel flusso del gioco. Se c’è da tirare lo faccio, ma preferisco altri aspetti. Dagli allenatori ho imparato l’importanza del mettere in discussione le proprie certezze e allenarsi sempre fuori dalla zona di comfort, che a me invece piace tanto. 

La Prima Squadra è l'obiettivo di tante ragazze, che ricordi hai dei tuoi esordi ? Cosa ti senti di consigliare alle ragazze più giovani di te che ambiscono ad arrivare in Prima Squadra ? Su cosa lavorare nello specifico?

La squadra del mio esordio senior era molto competitiva. Strappare un minuto di gioco a compagne che facevano le professioniste era una di quelle soddisfazioni che cancellavano ogni sacrificio. Poi bisogna essere lucidi e continui: lo spazio non si guadagna in un giorno, e a volte l’idea del “voglio tutto e lo voglio subito” ti fa sragionare e commettere errori di relazione con chi hai attorno. Il segreto è aspettare il proprio momento e giocarselo bene, iniziando a fare cose che sono utili alla squadra. Non per forza tre triple segnate di fila come Steph Curry.

Com'è il rapporto in squadra tra giocatrici senior e giovani? Difficile? Stimolante? Chi ti ha dato più consigli quando eri entrata in prima squadra e a chi li stai dando adesso?

C’è armonia, tra senior e giovani ci prendiamo anche un po’ in giro, fa parte del gioco ed è una delle parti più divertenti della vicenda.

Il mio mentore è sempre stato il senior assistent dei tempi di Castel San Pietro, Massimo Casarini, un allenatore molto esperto che fa della costruzione della persona l’aspetto principale del mestiere di coach. I suoi speech motivazionali che mettono in relazione lo sport e la vita di tutti i giorni sono ancora bene impressi nella mia mente. 

Mi sono sempre trovata bene a confrontarmi con Ranzo, siamo coetanee, anzi, di più, siamo delle giovani vecchie, abbiamo una mentalità molto simile e ci capiamo subito! Con Zuma e Bisa parlo tanto, ma cerco di scambiare due parole con tutte, le relazioni fanno la differenza.

Risposte secche: 

  • chi è la più casinista ? Paolozza con ampio vantaggio sulla seconda
  • la più serie ? ...
  • la più sbadata ? Vero che investe lo stipendio in pasticceria!
  • la più simpatica ? Premio simpatia ad @arrostoetiro, la pagina Instagram di meme delle nostre under. Correte a seguirla!

Rituali o gesti scaramantici prima o durante la partita (se si possono raccontare)

Il giorno della partita devo assolutamente indossare il top sportivo che mi ha regalato Bisa a Natale e faccio riscaldamento SEMPRE nella parte opposta alla panca. Poi, Elena che è sempre coordinata mi porta un elastico fucsia il giorno della partita per abbinarlo alle scarpe. Per ora sta portando fortuna.

Raccontaci anche qualcosa al di fuori del basket. Come passi il tuo (poco) tempo libero ? E cosa vorresti fare nella vita come professione ?

Lavoro per un’agenzia di comunicazione digital e sono la social media manager di Pink Basket. Aspiro a creare un mio mondo professionale dove poter assumere oneri ed onori delle scelte che faccio e non mi dispiacerebbe in ogni caso continuare nella comunicazione del basket femminile.

Grazie Clara per la bella chiacchierata e gli spunti di riflessione che hai lasciato a noi e soprattutto alle più giovani !

 

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