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Poiane faccia a faccia: Veronica Minardi vs Martina Cestari

Pubblicata in Serie B il 2018-08-10 23:24:00

Veronica Minardi vs Martina Cestari

Nuova sfida botta e risposta tra Poiane

Vero: Martina, la piccola della squadra ma piena di risorse, sei sempre entrata in campo senza paura svolgendo il ruolo di playmaker con grande coraggio. Ti sei sempre sentita un playmaker? Quale è il ruolo in cui giocavi nei primi anni di basket?
Martina: Non sono sempre stata un playmaker, è da soli quattro anni che  gioco in questo ruolo ma sin da subito mi ci sono ritrovata. Nei primi anni di basket  ero una guardia.

Vero: Questo è l'anno della maturità, scolastica e in campo. Sei spaventata o emozionata? 
Martina: Sono consapevole che sarà un anno difficile ma sono certa che mi riserverà tante emozioni. Sono in parte spaventata ma piena di voglia di affrontarlo con la giusta determinazione.

Vero: Quest'estate hai fatto un viaggio a Santo Domingo a contatto con la popolazione del luogo. Cosa ti ha lasciato questa esperienza? È un viaggio che consigli? Se sì a chi?
Martina: È stata una delle esperienze più belle che abbia mai fatto! Sono partita pensando di andare a dare qualcosa ai bambini che si trovano in un orfanotrofio e quando sono tornata ho capito che mi hanno dato moltissimo i bambini stessi. Si la consiglierei a tutti perché penso che sia un esperienza che almeno una volta nella vita bisogna fare.

Inversione di ruoli!

Martina: ti sei laureata da un anno e sei entrata nel mondo del lavoro, nonostante  ciò hai deciso di continuare a giocare. Questo sport ad oggi cosa significa per te? 
Vero: Questo sport è fondamentale per me. È il mio momento della giornata per lasciarmi alle spalle il lavoro, la giornata positiva o negativa e sfogarmi. Questo grazie anche alle mie compagne di squadra che mi regalano sempre due risate da spogliatoio.

Martina: È da tanti anni che giochi ad alti livelli, pensi che uno sport praticato a livello agonistico ti abbia aiutato ad affrontare con più determinazione le prove importanti della tua vita?
Vero: Decisamente sì. Lo sport in generale, uno sport di squadra in particolare, ti insegna il rispetto verso gli altri, l'importanza delle gerarchie, ti insegna a gestire la tensione e a impegnarti fino all'ultimo secondo. Valori che nella vita mi sono serviti tanto e mi rendono la persona che sono oggi. Uno dei miei primi coach diceva che basta guardare un giocatore in campo per sapere che persona è nella vita reale. In questo senso il basket è un modo per guardarsi dentro e conoscere se stessi ed essere più pronti alle sfide della vita.

Martina: sono tanti anni che ti sei trasferita a Milano. Cosa ti manca di più della tua terra? In un futuro vorresti tornare ad abitare nella tua Sicilia? 
Vero: La natura e la mia famiglia sono le cose che mi mancano di più della mia terra. Anche se a ben pensare una bella scaccia ragusana al pomodoro è quello che mi manca di più!

 

 

 

 

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