Mariagiulia Pizzo si racconta scopriamo qualcosa in più di lei !

Ciao Mariagiulia, come stai ? Approfittiamo di questa "pausa forzata" per una simpatica chiacchierata in cui vogliamo scoprire qualcosa in più di te e della tua passione per la pallacanetro, qualche aneddoto su di te o sulle tue compagne !

Raccontaci un po' quando e da dove è nata questa tua passione per la pallacanestro. C'erano altri sport che ti interessavano ? Perchè hai scelto proprio il basket ?  

La mia passione per il basket è nata quando avevo tre anni, grazie ai miei primi due allenatori: Diego e Elena, ma soprattutto grazie alla passione di mio papà: senza di lui non avrei mai capito cosa provo per il basket!

Effettivamente c’era un altro sport che mi interessava: la SCHERMA. Mi piaceva molto e mi piace ancora oggi, ma dovevo scegliere. Non potevo abbandonare il basket e ora non me ne pento, anche se la mia passione per la scherma e le spade non finirà mai!

Per un anno li ho praticati entrambi, ma era troppo impegnativo.

Perché ho scelto proprio il basket? Beh, bella domanda, non saprei… però so che è e sarà una cosa di cui non potrò mai fare a meno. Il primo giorno che ho tenuto in mano la palla a spicchi ero sicura che non l’avrei mai più lasciata.

Che ruolo preferisci in campo ? Come ti definiresti come giocatrice ? Quali sono le tue qualità migliori in campo e quale caratteristica vorresti "rubare" a qualche tua compagna ? Qual è la giocata che ti dà più adrenalina ?  

Ancora non abbiamo ruoli ben definiti ma penso che non sarei male come guardia o ala. Sinceramente non sono quali sono le mie qualità migliori, è una cosa che dovrebbero dire i miei allenatori. 

Una caratteristica che vorrei rubare alle mie compagne di squadra è l’aggressività, in alcune di loro, nel rubare i palloni. La giocata che mi da più adrenalina è rubare palla e partire per un rapido contropiede

Qual è l'esercizio più noioso o che non riesci a fare in allenamento e quali quelli che preferisci ?

L’esercizio più bello è Canadese o la partita a fine allenamento, il più noioso e quello che non riesco a fare molto bene è quello con la difesa a L.

Raccontaci la più bella giocata o il più bel ricordo cestistico fino ad ora, quello che non ti ha fatto dormire la notte e che ancora oggi ricordi come se fosse ieri

Il mio più bel ricordo cestistico è stato alla partita giocata sul campo dell’Olimpia, al Forum, ero l’unica 2007, le altre erano 2006. Avevo circa 9 anni. Ho giocato davvero poco, circa 3 minuti, appena entrata sono riuscita a fare un canestro con un tiro all’altezza della lunetta.

Ero contentissima ma anche stupita. È stato un momento davvero emozionante. Sinceramente non so come io abbia fatto: durante le partite con le mie compagne di squadra (le 2007, all’epoca gazzelle) non facevo neanche un canestro e con le più grandi un canestro davvero favoloso. Beh, non posso di certo lamentarmi!

Risposte secche sulla tua squadra: chi è

la più casinista ? Non c’è la più casinista perché lo siamo tutte.

la più serie ? La più seria… è difficile trovarne una!

la più sbadata ? La più sbadata è Alessandra

la più simpatica ?  Sono tutte simpaticissime ma penso che quella che faccia più ridere sia Endy.

Hai rituali o gesti scaramantici prima o durante la partita (che si possono raccontare) ?  

Il nostro “rituale” è quello di dover segnare ad ogni costo l’ultimo canestro a fine riscaldamento.

Quante volte avresti voluto mandare (perchè sicuramente non lo hai mai fatto) a quel paese il/la tuo/a allenatore/trice (sicuramente quelli passati e non gli attuali) per una sostituzione in partita o per un rimprovero in campo ? Cosa ti fa più arrabbiare in quei casi ?

Sì, sinceramente a volte avrei voluto mandare a quel paese i miei allenatori. Eravamo divise nelle due metà campo e gli allenatori erano ognuno in una di esse. Noi dovevamo fare un esercizio e, dopo averlo finito, dovevamo cambiare lato. Adesso direte: “cosa c’è di così fastidioso?” Ogni volta che cambiavo lato un allenatore mi diceva che ciò che stavo facendo era corretto, l’altro mi diceva che fosse errato.

In quel momento non sapevo più cosa dovessi realmente fare, allora sono andata da uno dei due allenatori per chiedere spiegazioni, ma non è comunque servito a molto.

Ci sono stati momenti in cui avresti voluto mollare tutto e smettere e se sì cosa ti ha fatto cambiare idea e continuare ?

Sì, una volta mi è successo di pensare di abbandonare il basket perché non mi trovavo bene con le mie compagne di squadra e gli allenatori, ma subito dopo ho pensato: “Perché dovrei lasciare la mia più grande passione?”.

Quindi ho deciso di non mollare e provare a avvicinarmi sempre di più alla mia squadra, finché non ci sono riuscita. Sinceramente adesso non me ne pento affatto! Ora non posso lamentarmi perché mi trovo bene, a parte qualche piccola discussione con allenatori e compagne di squadra.

In questo periodo di "pausa forzata" cosa ti manca di più della squadra, degli allenamenti, della partita ?

In questa “pausa forzata” mi manca tutto. Mi manca ridere e scherzare con le mie compagne di squadra, mi manca il sudore alla fine di ogni allenamento, mi manca il rumore della palla che rimbalza per terra, il suono della palla che entra nel canestro, la paura, ma anche il coraggio prima di una partita difficile, mi manca la stanchezza dopo la preparazione atletica con Mara ! E sì, mi mancano anche le urla e le sgridate dei miei allenatori. 

Raccontaci anche qualcosa al di fuori del basket. Come passi di solito  il tuo (poco) tempo libero ? Hai altre passioni ? Che scuola fai e cosa vorresti fare "da grande" ? 

Il mio tempo libero di solito lo passo ascoltando la musica. Ho tante passioni, come ad esempio il teatro e la scherma. Inoltre adoro e sono anche brava a saltare la corda. Faccio la seconda media e da grande vorrei fare l’ingegnere biomedico.

Grazie Mariagiulia per questa bellissima intervista in cui ti sei veramente aperta a raccontare qualcosa di te, della squadra e del valore del gruppo e delle amicizie. Ci ritroveremo appena possibile sui campi di basket per tornare a divertirti con le tue compagne !